Lettera di ringraziamento del Comune di La Maddalena
Gentilissima Barbara,
Per conto dell'Amministrazione vogliate ricevere i complimenti per questa prima edizione del Be Movie Festival. La grande partecipazione di pubblico sia passivamente (come spettatori) che attivamente (come attori) rende evidente di come la formula da voi individuata per divulgare l'arte dello spettacolo sia giusta e vincente. Tra la primavera e l'autunno di quest'anno La Maddalena è stata il palcoscenico naturale per le vostre gradite rappresentazioni che hanno interessato non solo il pubblico locale ma anche i tanti turisti che trascorrono le loro vacanze nell'Arcipelago. La figura dell'Eroe è stata declinata verso il pubblico in tante sfaccettature tutte diverse e interessanti. E' stato molto bello per tutti, ad esempio, apprezzare il Garibaldi ecologista che fu precursore del movimento ambientalista che caratterizza i giorni nostri. L'Amministrazione Comunale rinnova i ringraziamenti e i complimenti all e compagnie GentiArrubiaTeatro e Mangano-Massip, alla Fondazione Memoriale G. Garibaldi e alla Fondazione di Sardegna per l'importante contributo erogato a vantaggio della diffusione della cultura.
Arrivederci al prossimo anno.
Vicesindaco e Assessore Massimiliano Guccini
(Turismo, Sport, Spettacolo, Portualità, Comunicazione, Risorse Umane, Ambiente e URP)
Il nostro Be in the Move
C’è un posto nel mondo dove chiunque vorrebbe andare perché da lì si intravede come potrebbe essere il paradiso a causa dello splendore del mare sotto il sole, o degli scogli ammiccanti, o delle finestre da cui si vede l’infinito, o degli alberi che si intrecciano sullo sfondo del cielo. Ma non basta. Quel posto contiene anche la Storia, il nodo più profondo della nostra coscienza civile di cittadini italiani, perché conserva, con passione potente, la personalità, le vicende, i ricordi di un protagonista del Risorgimento e dell’unità d’Italia: Giuseppe Garibaldi.
Barbara e Sara Mangano, due artiste, affermate professioniste in Italia e all’estero, si sono fatte interpreti di questa coscienza ed hanno dato vita, con le loro compagnie, GentiArrubiaTeatro e Mangano-Massip, ad un grande evento, che speriamo sia rinnovato ancora e ancora, in cui riconoscersi e con cui crescere: Be in the Move.
Si è trattato della realizzazione, sotto tutte le possibilità magnifiche che l’espressione artistica offre, dal teatro alla musica alla danza, dalla parola alle immagini alla multimedialità, di un evento in cui, grazie ad una realtà storica profondamente radicata nel territorio maddalenino e legata alla figura e all’opera di Giuseppe Garibaldi, si è sviluppato un percorso, molto partecipato, in cui la Storia diventava attualità, cronaca e poesia.
Io e Francesco abbiamo avuto l’onore di essere partecipi di questo evento, nella sua prima parte a giugno, quella del Festival, con il nostro Anita è viva. Storie di Anita oggi. Uno spettacolo dedicato ad Anita Garibaldi e al suo amore per l’Eroe. Un amore trasformatosi nel riscatto di una ragazzina dalla violenza e dalla rassegnazione. Accanto a questa donna le tante altre impegnate nel difficile vivere di oggi. Ci siamo così ritrovati, a partire da un nostro autonomo percorso di ricerca, a declinare, in perfetta sintonia con l’intuizione di Barbara e Sara, il nodo teorico del festival, a provare cioè a far dialogare la memoria storica con l’attualità.
Be in the Move ha avuto il suo momento di massimo coinvolgimento a ottobre, quando Barbara e Sara sono riuscite nella non facile impresa di organizzare e dirigere lo spettacolo corale Caro Garibaldi con la partecipazione di ragazzi e adulti della Maddalena. In solo due intense settimane,
con la collaborazione di Pierre-Yves Massip, Alberto Ferraro, hanno dato vita a un vero e proprio Cantiere di Ricerca Artistica, gratuito ed aperto a tutti, in cui i partecipanti sono stati guidati e formati per lo spettacolo.
In un’Italia lacerata, e attraversata da venti di intolleranza, noi crediamo che non dimenticare la nostra storia e parlarne, attraverso il teatro e tutte le forme espressive artistiche, metterci in connessione con l’Europa, e in generale con le altre culture, aprirci alle questioni più urgenti che il modo attuale pone, possa servire a rinsaldare su basi nuove i vincoli della nostra convivenza. Ciò ci induce anche a credere che questa esperienza, Be in the Move, l’invito di Barbara e Sara Mangano a “essere in movimento”, appunto, incontrerà l’apprezzamento delle Istituzioni, che, siamo sicuri, ne sosterranno la crescita nei prossimi anni.
Maria Grazia Putini e Francesco Oliviero Spettacolo apertura Festival Anita é Viva ! Storie di Anita Oggi.
il mio pensiero in merito al Festival e ai laboratori è legato alla grande vicinanza, che il Festival ha dimostrato verso il territorio. Un Festival aperto ad accogliere tutti i cittadini che hanno partecipato agli spettacoli e alla fase laboratoriale creando una vera sinergia di gruppo. La presenza di importanti e validi docenti ha permesso a molte persone di toccare con mano l'Arte del Teatro in maniera del tutto gratuita, tanto che ha evidenziato come la cittadinanza abbia voglia di queste iniziative: sarebbe così bello, che esista qualcosa in pianta stabile e soprattutto, che l'isola torni ad avere una stagione di prosa, che darebbe l'opportunità di vedere e vivere molti stili artistici differenti. Il desiderio sul territorio è tanto ed è necessario, che le amministrazioni che si avvicendano aprano gli occhi ed investano su questo, ma non solo in estate, ma 365 giorni l'anno.
Andrea Bebbu Ufficio Stampa
Un po’ per curiosità, un po’ per fare qualcosa di “alternativo”, mi sono ritrovata a far partecipare mia figlia Zoe di otto anni ad un laboratorio teatrale ed è stata un’esperienza fantastica, che Zoe ha accolto fin dal primo giorno con estremo entusiasmo. Ovviamente, sentimento condiviso anche da noi genitori. In base a ciò che mia figlia mi ha riferito, la definirei un’esperienza “terapeutica”, dove potere essere sé stessi, sperimentando situazioni in cui ci si mette alla prova, superando la propria timidezza (ci teneva che lo scrivessi), senza essere giudicati ma liberi di esprimersi. Un’occasione davvero unica e formativa, dove vengono stimolate creatività e comunicazione. Gli insegnanti: Barbara, Sara, Pierre e Alberto possiedono una tale energia e passione in ciò che fanno da riuscire a trasmetterla ai loro allievi, infatti Zoe, non vede l’ora che torniate qui a fare un nuovo laboratorio! Nel frattempo grazie di cuore.
Zoe Presutti (9anni)
e Cinzia Torbidone sua madre
Partecipanti al laboratorio famiglia e adolescenti
Il successo dello spettacolo “Caro Garibaldi” è solo la ciliegina posta in cima ad una torta buonissima fatta con ottimi ingredienti. Sotto la competente guida di Barbara Mangano, Sara Mangano, Pierre-Yves Massip e Alberto Ferraro un totale di 50 “attori” sono stati seguiti e forniti di numerosi trucchi del mestiere in una full immersion di 13 giorni. Durante queste giornate, assieme ad un gruppo molto coeso basato sulla sintonia e aiuto reciproco, siamo partiti dalla base dell’arte del mimo e del linguaggio del corpo fino a comporre bellissime coreografie emozionanti. Sara, da vera capitana, ci ha insegnato come la poesia si possa esprimere anche in uno sguardo. Barbara, con la sua passione ci ha trasmesso l’amore e la passione per quest’arte semplicemente col suo modo di essere: instancabile, sorridente e brava nel creare un gruppo psicologicamente
unito. Il suo affetto non lo scorderò mai. Pierre, simpatico e affabile, con la sua esperienza ci ha fatto capire che col nostro corpo possiamo fare di tutto. Alberto, empatico, competente e grintoso al punto giusto. Con lui abbiamo scoperto il fascino della Maschera e le loro particolarità e caratteristiche. Importanti i suoi consigli per la piccola scena in maschera a quattro, dettandoci ritmo e aiutandoci nel dare vita ai personaggi. Grazie a loro, 50 attori amatoriali di tutte le età hanno scoperto la bellezza e il fascino dell’arte attoriale. Credo di parlare a nome di tutti quado dico che ci hanno fatto innamorare del teatro. Personalmente devo molto ai quattro maestri per la fiducia datami nella composizione e nell’esecuzione dal vivo di brani di sottofondo e nella scrittura del testo del tema “Caro Garibaldi” cantato da tutto il gruppo a fine spettacolo.
Perciò Grazie davvero. Grazie per avermi fatto scoprire un mondo che non credevo alla mia altezza.
Grazie per la fiducia e per l’affetto mostrato a tutto il gruppo rendendolo unito e forte. Perché solo così le cose diventano... immortali!
Sergio Pinna
Musicista e allievo-attore Gruppo Adulti
Il laboratorio teatrale svoltosi presso i Magazzini Ilva a a La Maddalena è stato per me una grandissima occasione su diversi piani... Sul piano artistico ho potuto cimentarmi, grazie a Barbara Mangano, SaraMangano e PierYve Massip e Alberto Ferraro, in un percorso altamente formativo supportato dalla loro grande preparazione, esperienza, professionalità e sensibilità. Mi hanno dato la possibilità di esprimermi sia vocalmente attraverso il canto, sia attraverso il corpo grazie alla magnifica arte gestuale del mimo, avvalorato ancor più dall utilizzo delle maschere condotto da Alberto Ferraro.. Un mondo per me sconosciuto, fortemente interessante e assolutamente affascinante, il tutto per poi arrivare allo spettacolo conclusivo rivelatosi un vero capolavoro!!!
È stato un"grande laboratorio "anche sul piano della condivisione, dell umanità e dell amicizia, grazie al bellissimo gruppo che ho avuto la fortuna di conoscere e abbracciare con tutto il cuore! Con i quali abbiamo condiviso momenti davvero importanti e intensi che solo il teatro a volte è in grado di regalare!!
Per tutto questo grazie... La mia passione per gli Atelier teatrali la devo tantissimo a voi Barbara e Sara.
Sara Lacava Allieva-Attrice e Cantante Gruppo Adulti
Il laboratorio teatrale svoltosi alla Maddalena, tenuto da Barbara Mangano ,Sara Mangano,PierYves Massip e Alberto Ferraro è stato per me una vera illuminazione.
Non conoscevo quel mondo e mi sono unita solo per la stima che ho per Barbara Mangano. Sono stati giorni di lavoro intenso con una professionalità altissima!! Partire da zero e metter su uno spettacolo....non è da tutti! Trovare per ognuno di noi il ruolo che veniva piu spontaneo, creare un gruppo unito...un respiro solo.... In vista dello spettacolo finale ....e... ci sono riusciti!!
Lo spettacolo e' stato un trionfo ma...l'aspetto umano ha sicuramente superato di gran lunga lo spettacolo,mi spiego meglio...perfetti sconosciuti...di eta diverse a partire da 8 anni fino ai 70....magicamente uniti ....anche dopo lo spettacolo....una magia orchestrata da Barbara, Sara, PierreYves, Alberto
Grazie di cuore
Susanna Favilla
allieva-attrice Gruppo adulti
Buongiorno carissima Barbara, i bambini hanno accolto con molto entusiasmo il vostro progetto,superando ,molti di loro,alcuni timori e riscoprendo la bellezza dell'arte della recitazione...grazie di cuore alla vostra splendida compagnia teatrale che in pochi giorni è riuscita a trasmettere passione ed emozione per questo mondo.
Un forte abbraccio dalle insegnanti, dai bambini e dai loro genitori.
Maria Casali.
Maestra scuola elementare Istituto San Vincenzo
La mia esperienza all’interno di questo percorso teatrale è stata positiva. Appena è stato presentato il progetto a scuola decisi di partecipare. Inizialmente non volevo stare sulla scena a causa della mia timidezza, poi una volta iniziato il percorso ho cambiato idea. Mi rendo contro di essere cresciuta da un punto di vista culturale, per aver appreso nuove cose, e da un punto di vista personale per aver messo da parte la timidezza. Questa esperienza è stata impegnativa a causa dell’orario in cui si svolgevano le lezioni, non tanto per la stanchezza ma per il fatto che la mattina dopo avevo scuola, nonostante questo non vedevo l’ora di rincontrare il gruppo e gli insegnanti. Sono rimasta molto soddisfatta del risultato che ha portato questo percorso e dello spettacolo che in poco tempo abbiamo realizzato. Dopo aver finito le due settimane ho trovato le mie serate vuote e mi faceva strano andare a letto presto. Ringrazio gli insegnati e non vedo l’ora di rincontrarvi per iniziare una nuova avventura. Un bacio
Arianna
Laboratorio Superiori
L'esperienza del laboratorio teatrale è stata divertente quanto impegnativa e, soprattutto, formativa. Ho avuto la possibilità di conoscere un teatro diverso da quello classico, delle parole, ed è stato interessante; ho capito quali sono gli aspetti del teatro che preferisco e ciò che apprezzo di meno. Inoltre sono riuscita ad approfondire conoscenze con dei concittadini maddalenini che, fino a questo momento, ero abituata a vedere di sfuggita solamente per strada. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la presenza di quattro maestri preparatissimi, che ringrazio di cuore!
Ariel Laboratorio Superiori
...è molto bello che voi diate peso a ciò che noi pensiamo e a quello che ci è rimasto, ma d’altronde durante queste due settimane, brevi ma intense, lo spazio che avete dato a noi e alla nostra interpretazione è stato uno dei fattori più interessanti.
Inizio col dire che io, come Arianna, sono venuta a conoscenza di questa attività tramite una locandina a scuola, che però non è stata accompagnata da molta pubblicità, soprattutto all’interno della scuola, perciò all’inizio ero un po’ titubante sul partecipare, nonostante avessi proprio voglia di provare qualcosa di nuovo, che qui a La Maddalena spesso non ci è proposto e non proponiamo in generale. Dopo il primo incontro mi sono convinta del fatto che questa potesse essere un’esperienza davvero bella e le due settimane insieme a voi hanno superato le aspettative. Grazie a te, Pierre Yves, Sara e Alberto e alle vostre idee nate dalle personalità di ognuno di noi siamo riusciti a creare qualcosa di profondo, nel quale il divertimento è stato il protagonista. Mi sono divertita un sacco e ogni giorno non vedevo l’ora di uscire da scuola per poter venire agli incontri, che vedevo come un luogo dove potevo essere me stessa, con delle regole, ma senza regole (è un po’ strano, lo so). Se ora ci ripenso le due settimane sono passate davvero in fretta, ma nel
momento in cui le vivevo erano un piccolo universo, perché ogni momento aveva vita propria, la vita che decidevamo di donargli noi, guidati da voi insegnanti, che ci avete accompagnato, modellandoci e aggiustandoci partendo da quello che eravamo, un po’ come Pierre Yves ha fatto con la creta. Io sono veramente felice di aver partecipato all’iniziativa Be In The Move e sono consapevole che mi ha e mi avete lasciato qualcosa, sperando di aver lasciato anch’io qualcosa a voi, sennò non sarebbe uno scambio equo. Non so se ciò che ho scritto abbia un senso per un lettore che non sia io, ma vorrei dirvi che vi ringrazio infinitamente per questa opportunità e che aspetto con ansia il giorno in cui riprenderemo tutto.
Laboratorio Superiori Daria Cossu
Gentilissima Barbara,
Per conto dell'Amministrazione vogliate ricevere i complimenti per questa prima edizione del Be Movie Festival. La grande partecipazione di pubblico sia passivamente (come spettatori) che attivamente (come attori) rende evidente di come la formula da voi individuata per divulgare l'arte dello spettacolo sia giusta e vincente. Tra la primavera e l'autunno di quest'anno La Maddalena è stata il palcoscenico naturale per le vostre gradite rappresentazioni che hanno interessato non solo il pubblico locale ma anche i tanti turisti che trascorrono le loro vacanze nell'Arcipelago. La figura dell'Eroe è stata declinata verso il pubblico in tante sfaccettature tutte diverse e interessanti. E' stato molto bello per tutti, ad esempio, apprezzare il Garibaldi ecologista che fu precursore del movimento ambientalista che caratterizza i giorni nostri. L'Amministrazione Comunale rinnova i ringraziamenti e i complimenti all e compagnie GentiArrubiaTeatro e Mangano-Massip, alla Fondazione Memoriale G. Garibaldi e alla Fondazione di Sardegna per l'importante contributo erogato a vantaggio della diffusione della cultura.
Arrivederci al prossimo anno.
Vicesindaco e Assessore Massimiliano Guccini
(Turismo, Sport, Spettacolo, Portualità, Comunicazione, Risorse Umane, Ambiente e URP)
Il nostro Be in the Move
C’è un posto nel mondo dove chiunque vorrebbe andare perché da lì si intravede come potrebbe essere il paradiso a causa dello splendore del mare sotto il sole, o degli scogli ammiccanti, o delle finestre da cui si vede l’infinito, o degli alberi che si intrecciano sullo sfondo del cielo. Ma non basta. Quel posto contiene anche la Storia, il nodo più profondo della nostra coscienza civile di cittadini italiani, perché conserva, con passione potente, la personalità, le vicende, i ricordi di un protagonista del Risorgimento e dell’unità d’Italia: Giuseppe Garibaldi.
Barbara e Sara Mangano, due artiste, affermate professioniste in Italia e all’estero, si sono fatte interpreti di questa coscienza ed hanno dato vita, con le loro compagnie, GentiArrubiaTeatro e Mangano-Massip, ad un grande evento, che speriamo sia rinnovato ancora e ancora, in cui riconoscersi e con cui crescere: Be in the Move.
Si è trattato della realizzazione, sotto tutte le possibilità magnifiche che l’espressione artistica offre, dal teatro alla musica alla danza, dalla parola alle immagini alla multimedialità, di un evento in cui, grazie ad una realtà storica profondamente radicata nel territorio maddalenino e legata alla figura e all’opera di Giuseppe Garibaldi, si è sviluppato un percorso, molto partecipato, in cui la Storia diventava attualità, cronaca e poesia.
Io e Francesco abbiamo avuto l’onore di essere partecipi di questo evento, nella sua prima parte a giugno, quella del Festival, con il nostro Anita è viva. Storie di Anita oggi. Uno spettacolo dedicato ad Anita Garibaldi e al suo amore per l’Eroe. Un amore trasformatosi nel riscatto di una ragazzina dalla violenza e dalla rassegnazione. Accanto a questa donna le tante altre impegnate nel difficile vivere di oggi. Ci siamo così ritrovati, a partire da un nostro autonomo percorso di ricerca, a declinare, in perfetta sintonia con l’intuizione di Barbara e Sara, il nodo teorico del festival, a provare cioè a far dialogare la memoria storica con l’attualità.
Be in the Move ha avuto il suo momento di massimo coinvolgimento a ottobre, quando Barbara e Sara sono riuscite nella non facile impresa di organizzare e dirigere lo spettacolo corale Caro Garibaldi con la partecipazione di ragazzi e adulti della Maddalena. In solo due intense settimane,
con la collaborazione di Pierre-Yves Massip, Alberto Ferraro, hanno dato vita a un vero e proprio Cantiere di Ricerca Artistica, gratuito ed aperto a tutti, in cui i partecipanti sono stati guidati e formati per lo spettacolo.
In un’Italia lacerata, e attraversata da venti di intolleranza, noi crediamo che non dimenticare la nostra storia e parlarne, attraverso il teatro e tutte le forme espressive artistiche, metterci in connessione con l’Europa, e in generale con le altre culture, aprirci alle questioni più urgenti che il modo attuale pone, possa servire a rinsaldare su basi nuove i vincoli della nostra convivenza. Ciò ci induce anche a credere che questa esperienza, Be in the Move, l’invito di Barbara e Sara Mangano a “essere in movimento”, appunto, incontrerà l’apprezzamento delle Istituzioni, che, siamo sicuri, ne sosterranno la crescita nei prossimi anni.
Maria Grazia Putini e Francesco Oliviero Spettacolo apertura Festival Anita é Viva ! Storie di Anita Oggi.
il mio pensiero in merito al Festival e ai laboratori è legato alla grande vicinanza, che il Festival ha dimostrato verso il territorio. Un Festival aperto ad accogliere tutti i cittadini che hanno partecipato agli spettacoli e alla fase laboratoriale creando una vera sinergia di gruppo. La presenza di importanti e validi docenti ha permesso a molte persone di toccare con mano l'Arte del Teatro in maniera del tutto gratuita, tanto che ha evidenziato come la cittadinanza abbia voglia di queste iniziative: sarebbe così bello, che esista qualcosa in pianta stabile e soprattutto, che l'isola torni ad avere una stagione di prosa, che darebbe l'opportunità di vedere e vivere molti stili artistici differenti. Il desiderio sul territorio è tanto ed è necessario, che le amministrazioni che si avvicendano aprano gli occhi ed investano su questo, ma non solo in estate, ma 365 giorni l'anno.
Andrea Bebbu Ufficio Stampa
Un po’ per curiosità, un po’ per fare qualcosa di “alternativo”, mi sono ritrovata a far partecipare mia figlia Zoe di otto anni ad un laboratorio teatrale ed è stata un’esperienza fantastica, che Zoe ha accolto fin dal primo giorno con estremo entusiasmo. Ovviamente, sentimento condiviso anche da noi genitori. In base a ciò che mia figlia mi ha riferito, la definirei un’esperienza “terapeutica”, dove potere essere sé stessi, sperimentando situazioni in cui ci si mette alla prova, superando la propria timidezza (ci teneva che lo scrivessi), senza essere giudicati ma liberi di esprimersi. Un’occasione davvero unica e formativa, dove vengono stimolate creatività e comunicazione. Gli insegnanti: Barbara, Sara, Pierre e Alberto possiedono una tale energia e passione in ciò che fanno da riuscire a trasmetterla ai loro allievi, infatti Zoe, non vede l’ora che torniate qui a fare un nuovo laboratorio! Nel frattempo grazie di cuore.
Zoe Presutti (9anni)
e Cinzia Torbidone sua madre
Partecipanti al laboratorio famiglia e adolescenti
Il successo dello spettacolo “Caro Garibaldi” è solo la ciliegina posta in cima ad una torta buonissima fatta con ottimi ingredienti. Sotto la competente guida di Barbara Mangano, Sara Mangano, Pierre-Yves Massip e Alberto Ferraro un totale di 50 “attori” sono stati seguiti e forniti di numerosi trucchi del mestiere in una full immersion di 13 giorni. Durante queste giornate, assieme ad un gruppo molto coeso basato sulla sintonia e aiuto reciproco, siamo partiti dalla base dell’arte del mimo e del linguaggio del corpo fino a comporre bellissime coreografie emozionanti. Sara, da vera capitana, ci ha insegnato come la poesia si possa esprimere anche in uno sguardo. Barbara, con la sua passione ci ha trasmesso l’amore e la passione per quest’arte semplicemente col suo modo di essere: instancabile, sorridente e brava nel creare un gruppo psicologicamente
unito. Il suo affetto non lo scorderò mai. Pierre, simpatico e affabile, con la sua esperienza ci ha fatto capire che col nostro corpo possiamo fare di tutto. Alberto, empatico, competente e grintoso al punto giusto. Con lui abbiamo scoperto il fascino della Maschera e le loro particolarità e caratteristiche. Importanti i suoi consigli per la piccola scena in maschera a quattro, dettandoci ritmo e aiutandoci nel dare vita ai personaggi. Grazie a loro, 50 attori amatoriali di tutte le età hanno scoperto la bellezza e il fascino dell’arte attoriale. Credo di parlare a nome di tutti quado dico che ci hanno fatto innamorare del teatro. Personalmente devo molto ai quattro maestri per la fiducia datami nella composizione e nell’esecuzione dal vivo di brani di sottofondo e nella scrittura del testo del tema “Caro Garibaldi” cantato da tutto il gruppo a fine spettacolo.
Perciò Grazie davvero. Grazie per avermi fatto scoprire un mondo che non credevo alla mia altezza.
Grazie per la fiducia e per l’affetto mostrato a tutto il gruppo rendendolo unito e forte. Perché solo così le cose diventano... immortali!
Sergio Pinna
Musicista e allievo-attore Gruppo Adulti
Il laboratorio teatrale svoltosi presso i Magazzini Ilva a a La Maddalena è stato per me una grandissima occasione su diversi piani... Sul piano artistico ho potuto cimentarmi, grazie a Barbara Mangano, SaraMangano e PierYve Massip e Alberto Ferraro, in un percorso altamente formativo supportato dalla loro grande preparazione, esperienza, professionalità e sensibilità. Mi hanno dato la possibilità di esprimermi sia vocalmente attraverso il canto, sia attraverso il corpo grazie alla magnifica arte gestuale del mimo, avvalorato ancor più dall utilizzo delle maschere condotto da Alberto Ferraro.. Un mondo per me sconosciuto, fortemente interessante e assolutamente affascinante, il tutto per poi arrivare allo spettacolo conclusivo rivelatosi un vero capolavoro!!!
È stato un"grande laboratorio "anche sul piano della condivisione, dell umanità e dell amicizia, grazie al bellissimo gruppo che ho avuto la fortuna di conoscere e abbracciare con tutto il cuore! Con i quali abbiamo condiviso momenti davvero importanti e intensi che solo il teatro a volte è in grado di regalare!!
Per tutto questo grazie... La mia passione per gli Atelier teatrali la devo tantissimo a voi Barbara e Sara.
Sara Lacava Allieva-Attrice e Cantante Gruppo Adulti
Il laboratorio teatrale svoltosi alla Maddalena, tenuto da Barbara Mangano ,Sara Mangano,PierYves Massip e Alberto Ferraro è stato per me una vera illuminazione.
Non conoscevo quel mondo e mi sono unita solo per la stima che ho per Barbara Mangano. Sono stati giorni di lavoro intenso con una professionalità altissima!! Partire da zero e metter su uno spettacolo....non è da tutti! Trovare per ognuno di noi il ruolo che veniva piu spontaneo, creare un gruppo unito...un respiro solo.... In vista dello spettacolo finale ....e... ci sono riusciti!!
Lo spettacolo e' stato un trionfo ma...l'aspetto umano ha sicuramente superato di gran lunga lo spettacolo,mi spiego meglio...perfetti sconosciuti...di eta diverse a partire da 8 anni fino ai 70....magicamente uniti ....anche dopo lo spettacolo....una magia orchestrata da Barbara, Sara, PierreYves, Alberto
Grazie di cuore
Susanna Favilla
allieva-attrice Gruppo adulti
Buongiorno carissima Barbara, i bambini hanno accolto con molto entusiasmo il vostro progetto,superando ,molti di loro,alcuni timori e riscoprendo la bellezza dell'arte della recitazione...grazie di cuore alla vostra splendida compagnia teatrale che in pochi giorni è riuscita a trasmettere passione ed emozione per questo mondo.
Un forte abbraccio dalle insegnanti, dai bambini e dai loro genitori.
Maria Casali.
Maestra scuola elementare Istituto San Vincenzo
La mia esperienza all’interno di questo percorso teatrale è stata positiva. Appena è stato presentato il progetto a scuola decisi di partecipare. Inizialmente non volevo stare sulla scena a causa della mia timidezza, poi una volta iniziato il percorso ho cambiato idea. Mi rendo contro di essere cresciuta da un punto di vista culturale, per aver appreso nuove cose, e da un punto di vista personale per aver messo da parte la timidezza. Questa esperienza è stata impegnativa a causa dell’orario in cui si svolgevano le lezioni, non tanto per la stanchezza ma per il fatto che la mattina dopo avevo scuola, nonostante questo non vedevo l’ora di rincontrare il gruppo e gli insegnanti. Sono rimasta molto soddisfatta del risultato che ha portato questo percorso e dello spettacolo che in poco tempo abbiamo realizzato. Dopo aver finito le due settimane ho trovato le mie serate vuote e mi faceva strano andare a letto presto. Ringrazio gli insegnati e non vedo l’ora di rincontrarvi per iniziare una nuova avventura. Un bacio
Arianna
Laboratorio Superiori
L'esperienza del laboratorio teatrale è stata divertente quanto impegnativa e, soprattutto, formativa. Ho avuto la possibilità di conoscere un teatro diverso da quello classico, delle parole, ed è stato interessante; ho capito quali sono gli aspetti del teatro che preferisco e ciò che apprezzo di meno. Inoltre sono riuscita ad approfondire conoscenze con dei concittadini maddalenini che, fino a questo momento, ero abituata a vedere di sfuggita solamente per strada. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la presenza di quattro maestri preparatissimi, che ringrazio di cuore!
Ariel Laboratorio Superiori
...è molto bello che voi diate peso a ciò che noi pensiamo e a quello che ci è rimasto, ma d’altronde durante queste due settimane, brevi ma intense, lo spazio che avete dato a noi e alla nostra interpretazione è stato uno dei fattori più interessanti.
Inizio col dire che io, come Arianna, sono venuta a conoscenza di questa attività tramite una locandina a scuola, che però non è stata accompagnata da molta pubblicità, soprattutto all’interno della scuola, perciò all’inizio ero un po’ titubante sul partecipare, nonostante avessi proprio voglia di provare qualcosa di nuovo, che qui a La Maddalena spesso non ci è proposto e non proponiamo in generale. Dopo il primo incontro mi sono convinta del fatto che questa potesse essere un’esperienza davvero bella e le due settimane insieme a voi hanno superato le aspettative. Grazie a te, Pierre Yves, Sara e Alberto e alle vostre idee nate dalle personalità di ognuno di noi siamo riusciti a creare qualcosa di profondo, nel quale il divertimento è stato il protagonista. Mi sono divertita un sacco e ogni giorno non vedevo l’ora di uscire da scuola per poter venire agli incontri, che vedevo come un luogo dove potevo essere me stessa, con delle regole, ma senza regole (è un po’ strano, lo so). Se ora ci ripenso le due settimane sono passate davvero in fretta, ma nel
momento in cui le vivevo erano un piccolo universo, perché ogni momento aveva vita propria, la vita che decidevamo di donargli noi, guidati da voi insegnanti, che ci avete accompagnato, modellandoci e aggiustandoci partendo da quello che eravamo, un po’ come Pierre Yves ha fatto con la creta. Io sono veramente felice di aver partecipato all’iniziativa Be In The Move e sono consapevole che mi ha e mi avete lasciato qualcosa, sperando di aver lasciato anch’io qualcosa a voi, sennò non sarebbe uno scambio equo. Non so se ciò che ho scritto abbia un senso per un lettore che non sia io, ma vorrei dirvi che vi ringrazio infinitamente per questa opportunità e che aspetto con ansia il giorno in cui riprenderemo tutto.
Laboratorio Superiori Daria Cossu
La mia partecipazione a Be in the Move Festival è stato un consolidare quello che già da molti anni unisce me ed i professionisti di elevata caratura artistica con cui ho avuto il piacere e la fortuna di collaborare da anni. Già il lavoro svolto al Cantiere Teatrale in Ottobre con la messa i scena dello spettacolo "Caro Garibaldi" aveva lasciato in me una sensazione di soddisfazione e di famiglia. I volontari dell'isola mi hanno accolto con fiducia e dedizione ed il lavoro svolto, intenso e difficile, è stato al di sopra di ogni aspettativa. Alla fine si è creato un vero gruppo, una commistione di affetti e reciproca stima che mi ha fatto promettere di ritornare per dare ancor più forte il mio contributo. Il lavoro svolto ad Agosto in occasione del Festival è stato per me come un ritorno alla vita. Da regista, attore, musicista e mascheraio non assaporavo da tempo il piacere della creazione collettiva. Barbara, Sara e Pierre Ives, professionisti ed amici di vecchia data. Hanno saputo guidare in modo sapiente e accorto la mia entrata nell'energia dello spettacolo. Ore ed ore di lavoro in un'atmosfera mai conflittuale, estremamente professionale e creativa. Devo a loro la gioia che alla fine di tutto mi ha avvolto come un caldo abbraccio. Spero che questo sia solo l'inizio di nuovi progetti e collaborazioni. E spero vivamente che le amministrazioni locali abbiano compreso il valore elevato della battaglia condotta fino alla fine per portare a termine le tre serate del Festival nonostante i numerosi problemi organizzativi a seguito dell'allarme Covidi che ha colpito l'isola in quei giorni. La determinazione, la caparbietà con cui ogni cosa è stata condotta non è solo dimostrazione di estrema serietà ma anche di amore profondo per il lavoro e la diffusione della cultura, nostra unica fede e spinta che ci permette in ogni contesto di portare a fondo ogni cosa con l'amore che la cultura e la speranza per il futuro meritano. A presto bella Isola, a presto compagni di avventura. Professionisti eccelsi ed amici profondi
Alberto Ferraro Artista invitato e Professore dei Cantieri di ricerca artistica 2019/2020
Essere stati ospiti del Festival è stata per noi un'esperienza come non vivevamo da tempo. A cominciare dal fatto che l'urgenza e la necessità del teatro si è manifestata in tutta la sua potenza. Sono stati mesi strani, terribili per molti : il festival nella sua straordinaria location ha dato modo di alleviarne e curarne le ferite. Quando diciamo che il teatro è resistenza intendiamo proprio questo : Il teatro è luogo e tempo di cura, di pedagogia e di accompagnamento per ognuno di noi alla trasformazione.
E stata una piacevole conferma delle possibilità di questo luogo magico e di questa squadra così profondamente dedita alla sua professione. Una cosa importante è stata avere dei giorni in residenza per le prove e lo studio nel silenzio e nel tempo sospeso dell'isola di Caprera, per sviluppare il nostro contributo al festival. In questo senso l'apporto dell'Ente Parco si è rivelato essenziale : bello, anzi significativo, sarebbe che artisti e allievi da tutta Europa possano incontrarsi in questo splendido arcipelago per studiare e trovare insieme nuovi e salvifici modi per realizzare il teatro e la poesia che ne è la linfa.
Carlo Roselli teatrisospesi/hartmann ensemble
La narrazione è solenne, la voce avvolge il pubblico, calda e ritmata, culla le riflessioni e le acconpagna senza pietà alcuna verso il destino scritto molti secoli or sono. L'uomo e la natura, l'uomo e la sua natura ... un confine sottile, labile, una eterna diatriba tra amore e odio, tra rispetto e stupro. Il Genius Loci mi ricorda un concetto fondamentale, avverso alla cultura occidentale e alla concezione della proprietà privata : noi apparteniamo a un luogo, non il contrario. L'appartenenza è un paradigma, la proprietà è l'illusione contraria seppure alla base del nostro diritto, delle regole della società. Fortunatamente anche il diritto a godere di un ambiente salubre e il dovere di salvaguardarne le risorse e conservarne il paesaggio sono cardini della nostra costituzione, che si tratti di luoghi privati o meno. Lo spirito di un luogo si incarna nei suoi abitanti, cerca la congiunzione perfetta con le sue menti, per sfruttarne l'immenso potenziale e continuare a trasmettersi intatto tra le generazioni future ma appartiene imperituro all'aria, all'acqua e alla terra da cui si è generato.
Viviamo tempi complessi, nei quali la tutela non è più una opzione bensì è l'esigenza, una vera e
propria battaglia. Il passato dell'uomo, l'industrializzazione, lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali ed energetiche ha compromesso molti luoghi e alimentato una errata percezione consumistica senza limiti. Oggi, nonostante l'aumento della sensibilità verso i temi di salvaguardia sia a livello governativo che popolare, il percorso di distacco dal passato verso un futuro sostenibile si presenta molto accidentato, soprattutto poiché non tutto il mondo viaggia alla stessa velocità e con le medesime convinzioni.
In uno scenario simile siamo investiti di una grossa responsabilità nei confronti dello spirito del nostro Arcipelago e della sua preservazione. Responsabilità che cade in primis su di me quale rappresentante dell'Ente nazionale votato alla tutela dei nostri luoghi ma che non esime nessun membro della nostra comunità. Con grande umiltà e con le idee chiare svolgo il mio ruolo di consigliere, con la convinzione che il nostro territorio ha estremo bisogno di Parco e delle sue funzioni. Moltissime realtà a livello nazionale e internazionale hanno fatto della presenza del Parco una ricchezza sociale ed economica unita all'armonia della fruizione sostenibile dei luoghi. I Parchi Nazionali sono fonte di innumerevoli finanziamenti promossi dal Ministero dell'Ambiente che possano portare a ricadute in termini di servizi virtuosi sul territorio nell'espletamento delle direttive UE e delle politiche governative in tema di sostenibilità. Eppure la nostra comunità, certamente disillusa dalla poca efficacia dell'Ente negli anni passati, percepisce la presenza del Parco come un ostacolo allo sviluppo, un freno economico e sociale. Niente di più sbagliato . Dobbiamo cambiare il paradigma del nostro Parco, dobbiamo cambiare la percezione collettiva, dobbiamo affermare la consapevolezza che la ricchezza risiede nella salvaguardia dell'ambiente. La responsabilità di ciò ricade sugli amministratori di tutti gli Enti che governano il territorio, un incarico tanto arduo quanto nobile che possa mettere un freno alla distruzione incontrollata delle nostre risorse e al contempo possa gettare le basi solide per il rilancio del nostro amato Arcipelago. Il successo delle politiche presenti e future è di importanza strategica, dipende esclusivamente dalla sinergia degli attori coinvolti, esattamente come in uno spettacolo teatrale, laddove anche il miglior attore del mondo ha bisogno del lavoro di tutto lo staff per trasmettere al pubblico le emozioni desiderate e terminare la performance tra lo scrosciare degli applausi.
Gianluca Mureddu Consigliere del Parco Arcipelago di La Maddalena
L’espressività dirompente di quei loro gesti e quel parlare senza dire, ha travolto e invaso occhi e anima dei presenti, che nel silenzio assoluto di chi è totalmente rapito da ciò che osserva e vive, ha assistito a ciò che avveniva e si urlava in silenzio, sopra quel palco.
I monologhi pregni di filosofia, sono stati come una leggera onda, che trasportava e dondolava i presenti, in tutta una serie di vissuti primordiali e archetipi assoluti, che parlano di noi anche se non ce ne accorgiamo, come quando facciamo delle cose automatiche senza più neanche pensare di farle.
Il rapporto eterno, infinito dell’uomo con la natura che lo circonda, con il mondo che spesso sentiamo nemico mentre lui sente l’uomo come tale e ne soffre e piange, spesso ribellandosi.
I temi universali della custodia prima e della nascita dopo, con tutta la sua cruda e sconvolgente bellezza e verità, la solidarietà tra gli esseri e quella faticosa acquisizione di fiducia reciproca, che nello scoprire di poterla donare e avere allo stesso tempo, ci inebria di serenità e pace.
Le due serate ci hanno riempito di bellezza e ricordi mai vissuti ma sempre presenti, perché quel sentire è nostro, lo è sempre stato e scorre nel sentiero infinito del nostro cammino comune. Avere la capacità o il dono di ricordarci chi siamo e da dove veniamo, senza dire nulla, è un immenso valore aggiunto, un surplus che solo l’arte, e in questo caso un magnifico modo di fare teatro, può regalarci.
Infinitamente grazie.
Marianna Deiana Pubblico presente in sala durante le serate nonche madre di una delle nostre volontarie del Cantiere di ricerca artistica 2020
Alberto Ferraro Artista invitato e Professore dei Cantieri di ricerca artistica 2019/2020
Essere stati ospiti del Festival è stata per noi un'esperienza come non vivevamo da tempo. A cominciare dal fatto che l'urgenza e la necessità del teatro si è manifestata in tutta la sua potenza. Sono stati mesi strani, terribili per molti : il festival nella sua straordinaria location ha dato modo di alleviarne e curarne le ferite. Quando diciamo che il teatro è resistenza intendiamo proprio questo : Il teatro è luogo e tempo di cura, di pedagogia e di accompagnamento per ognuno di noi alla trasformazione.
E stata una piacevole conferma delle possibilità di questo luogo magico e di questa squadra così profondamente dedita alla sua professione. Una cosa importante è stata avere dei giorni in residenza per le prove e lo studio nel silenzio e nel tempo sospeso dell'isola di Caprera, per sviluppare il nostro contributo al festival. In questo senso l'apporto dell'Ente Parco si è rivelato essenziale : bello, anzi significativo, sarebbe che artisti e allievi da tutta Europa possano incontrarsi in questo splendido arcipelago per studiare e trovare insieme nuovi e salvifici modi per realizzare il teatro e la poesia che ne è la linfa.
Carlo Roselli teatrisospesi/hartmann ensemble
La narrazione è solenne, la voce avvolge il pubblico, calda e ritmata, culla le riflessioni e le acconpagna senza pietà alcuna verso il destino scritto molti secoli or sono. L'uomo e la natura, l'uomo e la sua natura ... un confine sottile, labile, una eterna diatriba tra amore e odio, tra rispetto e stupro. Il Genius Loci mi ricorda un concetto fondamentale, avverso alla cultura occidentale e alla concezione della proprietà privata : noi apparteniamo a un luogo, non il contrario. L'appartenenza è un paradigma, la proprietà è l'illusione contraria seppure alla base del nostro diritto, delle regole della società. Fortunatamente anche il diritto a godere di un ambiente salubre e il dovere di salvaguardarne le risorse e conservarne il paesaggio sono cardini della nostra costituzione, che si tratti di luoghi privati o meno. Lo spirito di un luogo si incarna nei suoi abitanti, cerca la congiunzione perfetta con le sue menti, per sfruttarne l'immenso potenziale e continuare a trasmettersi intatto tra le generazioni future ma appartiene imperituro all'aria, all'acqua e alla terra da cui si è generato.
Viviamo tempi complessi, nei quali la tutela non è più una opzione bensì è l'esigenza, una vera e
propria battaglia. Il passato dell'uomo, l'industrializzazione, lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali ed energetiche ha compromesso molti luoghi e alimentato una errata percezione consumistica senza limiti. Oggi, nonostante l'aumento della sensibilità verso i temi di salvaguardia sia a livello governativo che popolare, il percorso di distacco dal passato verso un futuro sostenibile si presenta molto accidentato, soprattutto poiché non tutto il mondo viaggia alla stessa velocità e con le medesime convinzioni.
In uno scenario simile siamo investiti di una grossa responsabilità nei confronti dello spirito del nostro Arcipelago e della sua preservazione. Responsabilità che cade in primis su di me quale rappresentante dell'Ente nazionale votato alla tutela dei nostri luoghi ma che non esime nessun membro della nostra comunità. Con grande umiltà e con le idee chiare svolgo il mio ruolo di consigliere, con la convinzione che il nostro territorio ha estremo bisogno di Parco e delle sue funzioni. Moltissime realtà a livello nazionale e internazionale hanno fatto della presenza del Parco una ricchezza sociale ed economica unita all'armonia della fruizione sostenibile dei luoghi. I Parchi Nazionali sono fonte di innumerevoli finanziamenti promossi dal Ministero dell'Ambiente che possano portare a ricadute in termini di servizi virtuosi sul territorio nell'espletamento delle direttive UE e delle politiche governative in tema di sostenibilità. Eppure la nostra comunità, certamente disillusa dalla poca efficacia dell'Ente negli anni passati, percepisce la presenza del Parco come un ostacolo allo sviluppo, un freno economico e sociale. Niente di più sbagliato . Dobbiamo cambiare il paradigma del nostro Parco, dobbiamo cambiare la percezione collettiva, dobbiamo affermare la consapevolezza che la ricchezza risiede nella salvaguardia dell'ambiente. La responsabilità di ciò ricade sugli amministratori di tutti gli Enti che governano il territorio, un incarico tanto arduo quanto nobile che possa mettere un freno alla distruzione incontrollata delle nostre risorse e al contempo possa gettare le basi solide per il rilancio del nostro amato Arcipelago. Il successo delle politiche presenti e future è di importanza strategica, dipende esclusivamente dalla sinergia degli attori coinvolti, esattamente come in uno spettacolo teatrale, laddove anche il miglior attore del mondo ha bisogno del lavoro di tutto lo staff per trasmettere al pubblico le emozioni desiderate e terminare la performance tra lo scrosciare degli applausi.
Gianluca Mureddu Consigliere del Parco Arcipelago di La Maddalena
L’espressività dirompente di quei loro gesti e quel parlare senza dire, ha travolto e invaso occhi e anima dei presenti, che nel silenzio assoluto di chi è totalmente rapito da ciò che osserva e vive, ha assistito a ciò che avveniva e si urlava in silenzio, sopra quel palco.
I monologhi pregni di filosofia, sono stati come una leggera onda, che trasportava e dondolava i presenti, in tutta una serie di vissuti primordiali e archetipi assoluti, che parlano di noi anche se non ce ne accorgiamo, come quando facciamo delle cose automatiche senza più neanche pensare di farle.
Il rapporto eterno, infinito dell’uomo con la natura che lo circonda, con il mondo che spesso sentiamo nemico mentre lui sente l’uomo come tale e ne soffre e piange, spesso ribellandosi.
I temi universali della custodia prima e della nascita dopo, con tutta la sua cruda e sconvolgente bellezza e verità, la solidarietà tra gli esseri e quella faticosa acquisizione di fiducia reciproca, che nello scoprire di poterla donare e avere allo stesso tempo, ci inebria di serenità e pace.
Le due serate ci hanno riempito di bellezza e ricordi mai vissuti ma sempre presenti, perché quel sentire è nostro, lo è sempre stato e scorre nel sentiero infinito del nostro cammino comune. Avere la capacità o il dono di ricordarci chi siamo e da dove veniamo, senza dire nulla, è un immenso valore aggiunto, un surplus che solo l’arte, e in questo caso un magnifico modo di fare teatro, può regalarci.
Infinitamente grazie.
Marianna Deiana Pubblico presente in sala durante le serate nonche madre di una delle nostre volontarie del Cantiere di ricerca artistica 2020